Quattro pezzi

Quattro pezzi, per pianoforte (2007)

Quattro brevi narrazioni, quasi racconti, con scenari e personaggi assai diversi i primi tre, mentre il quarto riprende il filo del primo. Un’idea fondamentale –che mi segue da vari anni attraverso vari pezzi– è quella di far emergere una dimensione polifonica da una scrittura essenzialmente monodica, attraverso un gioco di accenti e una pronuncia jazzistica. Gli scenari del secondo e terzo brano pagano poi –ciascuno a modo suo– un debito al mio amore per gli arabeschi e per la vertigine che riescono a produrre nella mente.

Lorenzo Meo, pianoforte

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